Di Chiara Arpa
Tutti desideriamo vivere una vita come quella delle persone che vediamo nei social, sempre perfette e impeccabili, ma ci fermiamo mai a pensare: è reale quello che sto vedendo?
La risposta è no, tutto ciò che vediamo è solamente un istante di quello che viviamo, la vita “instagrammabile” non potrà mai essere paragonata alla vita reale, perché ciò che c’è su Instagram è qualcosa di studiato nei minimi dettagli per far sì che ci sia una bella immagine. La vita su Instagram è composta da filtri, dall’angolazione perfetta, dall’illuminazione perfetta, da cose belle e perfette che però non sono la realtà.
Mentre la vita vera di tutti i giorni è composta da emozioni, piatti brutti ma buoni, persone vere con tanto di pregi e difetti, tramonti non spettacolari ma emozionanti, persone che cercano di essere invece che apparire.
È bene essere consapevoli del fatto che la maggior parte dei contenuti non sono reali, bisogna comportarsi come quando si guardano i film, essere consapevoli che quello che vediamo non è uguale a quello che viviamo.
Questo è importante perché, soprattutto per le ragazze più giovani, ci sono conseguenze gravi. Quando non si distinguono più le due cose si inizia ad ambire, a prendere spunto e a desiderare di essere come quello che vediamo, ma ciò non è possibile perché spesso nemmeno le persone che vediamo sono come si fanno vedere, e dunque non è bene mostrare a delle ragazze che stanno crescendo e che magari stanno cercando delle ispirazioni, modelli non reali.
Anche le relazioni con le persone sono diverse: nei social ci si nasconde dietro a delle emoticon, a delle faccine gialle che cercano di imitare le emozioni umane e questa è un’arma a doppio taglio, perché può essere d’aiuto per far capire alla persona con cui stiamo chattando le nostre emozioni, ma se usate impropriamente posso anche far perdere alla persona la capacità di esternare ed identificare le proprie emozioni nella vita reale.
Perciò è bene dividere queste due vite e approcciarsi al mondo dei social con la consapevolezza che non è tutto reale.
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