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Cosa vuol dire essere giovani in Italia?

Di Giulia Provenzano

 

Ce lo chiediamo con una serie di interrogativi che ci guidano in una riflessione sull’avere la nostra età (poco più o poco meno) nel Belpaese.


Nel nostro paese i giovani hanno paura di non essere ascoltati, di essere emarginati, di non avere voce in capitolo.

Molti si fanno abbattere dalla scarsa disponibilità di lavoro oppure perdono la loro strada all’Università che spesso abbandonano.

L’European Semester Thematic Factsheet, che si occupa del Tertiary Education Attainment, ha stimato la percentuale media di quanti Universitari in Europa riescano a completare il loro percorso di studi: ovvero il 39,1% .


In Italia l’abbandono Universitario corrisponde a circa mezzo milione di studenti.

Nel dettaglio il 20% degli allievi decide di ritirarsi solo al primo anno, il 39,3% tra il primo ed il secondo anno e il 45,2% al terzo anno; questi sono i tristi dati forniti dall’Eurostat.



 

Perchè i giovani italiani sono così spaventati e demotivati?


Le ragioni per le quali i giovani italiani interrompono presto gli studi sono molteplici e tra esse troviamo: la voglia di lavorare, che è vista come un’esigenza primaria per avere un'indipendenza economica; il secondo motivo è legato alla volontà e alla forza di continuare un percorso, che per molti a lungo andare, si rivela come inconcludente e privo di sbocchi lavorativi , creando un vincolo di insoddisfazione che fa cadere i ragazzi nello sconforto; il terzo motivo, spesso sottovalutato, è il costo dei corsi e di quanto questo possa gravare sulle famiglie.


Italiani all'estero


Parlando di percentuali, quanti giovani italiani effettivamente decidono di lasciare il paese?

Secondo le statistiche dell’Istat le persone iscritte all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) gli italiani all'estero erano nel 2019 circa 5,3 Milioni.

Tra questi il Nord d’Italia ha registrato il maggior numero di espatri e in gran parte dei casi la fascia di età delle persone che abbandonano il paese è di 18-34 anni che corrispondono ad una percentuale del 40,6% rispetto al numero totale di residenti all'estero.

Le mete più ambite dai giovani italiani sono il Regno Unito, la Francia, gli Stati Uniti,la Germania e la Svizzera.


Quanto costa questa “fuga” al nostro paese?


Secondo la fondazione Leone Moressa questa emigrazione continua, costerebbe al paese ben 16 miliardi di euro che abbasserebbero notevolmente il PIL italiano.

I giovani sono costretti a lasciare il paese proprio perché lo stato italiano non è capace di garantire la stabilità economica e di valorizzare ciò che i giovanissimi italiani hanno da offrire; questi sono i principali motivi forniti dagli studenti e dai giovani lavoratori.



Com’è cambiata la vita dei giovani italiani all’estero con la pandemia?


In Italia abbiamo avuto le lezioni a distanza mentre per gli studenti nelle università all’estero la situazione è stata un po’ diversa: circa il 13% delle università ha totalmente annullato gli esami, il 63% svolge le lezioni online e il 10% delle Università all’estero hanno cancellato momentaneamente gli esami.

La situazione in questo periodo si sta cercando di stabilizzare ed anche all’estero si vuole trovare un equilibro per ritornare almeno ad una parvenza di normalità.

Vista la situazione, gli italiani all'estero hanno reagito in due modi : alcuni sono tornati in Italia, circa il 48%, mentre altri, circa il 2,7%, non possono uscire e ritornare in Italia.



Voi cosa ne pensate dello studio all’estero? Lascereste l’Italia anche in questo difficile momento di pandemia ?

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