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Mamme prima del tempo: un problema diffuso

Di Alessia Donegà e Chiara Arpa

 

La gravidanza in età adolescenziale, ovvero tra i 12 e i 17 anni, purtroppo non è poi così rara; infatti, anche se in Italia non è un fenomeno particolarmente sviluppato, in altri paesi come gli Stati Uniti d’America, il Regno Unito e ancor di più nei paesi dell’Est è un fenomeno numericamente importante. Nel nostro Paese le gravidanze di mamme adolescenti sono circa l’1,6%, dato che ci colloca tra i paesi più virtuosi sotto questo punto di vista.

 

 

Le problematiche che si sviluppano nell’affrontare una gravidanza in un’età così delicata sono molteplici:

-per esempio il cambiamento del corpo che avviene in questa fascia d’età; infatti, uno dei problemi che preoccupano di più le ostetriche nel seguire una gravidanza in un'adolescente è quello della maturazione del bacino, non ancora pronto ad ospitare un feto. L’utero può essere ancora piccolo ed il sistema riproduttivo immaturo, e questo può provocare un aborto nel primo trimestre di gestazione;

-altra problematica è il rapporto tra peso ed altezza e le condizioni nutrizionali scadenti, che possono creare dei rischi e complicazioni materne e fetali. Sono considerate al “alto rischio” le gravidanze tra i 12 e i 14 anni e a “rischio semplice” quelle iniziate tra i 16 e i 17 anni;

-poi in fase di parto vi è un’elevata percentuale di tagli cesarei, a causa delle difficoltà che si incontrano nel gestire un travaglio senza collaborazione della partoriente, perché spesso le adolescenti non riescono a tollerare il dolore;

- un altro problema enorme è il post-parto, poiché le mamme teen vanno incontro, molto più facilmente rispetto alle mamme adulte, a disturbi psicologici come la depressione;

- altro aspetto frequente, infine, quando la mamma è troppo giovane, è il rischio che può correre il bambino nell’avere un ritardo nella crescita, o un parto prematuro.


Volendo tracciare un profilo delle mamme teen, sia a livello nazionale che internazionale, nella maggioranza dei casi, si tratta di ragazze che appartengono a profili socio-economici bassi o molto bassi. Frequentemente sono figlie di mamme a loro volta adolescenti, oppure ragazzine che abbiano vissuto situazioni di abbandono, di trascuratezza, di maltrattamenti o, ancor peggio, abusi. Spesso queste adolescenti non vanno più a scuola, ma per loro è difficilissimo trovare un lavoro, quindi vivono relazioni instabili, condizioni economiche pessime, situazioni di disagio, un vuoto interiore, mancanza di valori e guide

che possano indicare la strada giusta da seguire. Perciò capita loro di ritrovarsi in attesa di un figlio non voluto, ma non si rendono conto di non aver fatto nulla per evitare la gravidanza.


Ovviamente, anche se più rari, esistono casi in cui le mamme adolescenti vivono in un ambiente positivo, in famiglie agiate e solide, continuando gli studi anche dopo la gravidanza perché supportate dalla famiglia, ma che per superficialità o incoscienza rimangono incinte catapultandosi in una situazione più grande di loro; per loro fortuna, in questi casi le ragazze sono seguite anche psicologicamente, oltre che moralmente, dai propri cari e dagli enti competenti.


Dobbiamo considerare anche l’aspetto emotivo della mamma adolescente, che, quasi sempre, si sente inadeguata, impreparata, non all’altezza, sola, impaurita. A volte il bambino può sembrare, ai loro occhi, un ostacolo alla realizzazione dei propri sogni, colpevole di isolarle dalle altre coetanee che vivono libere e spensierate, mentre loro si devono occupare di “qualcosa” che non hanno neanche voluto. Tutto questo può creare un conflitto tra mamma e neonato fino a provocare un rifiuto di quest’ultimo; è importantissimo, in questi casi, che queste mamme vengano supportate ed aiutate dalle famiglie d’origine e da centri appositi in cui operatori esperti possano dare indicazioni per ristabilire una relazione serena tra mamma e bambino.


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