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ATTIVISMO E POLITICA, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

A tu per tu con Riccardo Bruno, giovane attivista nichelinese

Di Buttignoni Giorgia

 

“Studiare per rendere le persone informate”

Riccardo Bruno è un ragazzo di Nichelino, nato nel 1998. Studia all’Erasmo da Rotterdam

per poi iniziare il suo percorso da studente universitario e attivista, con l’associazione

ACMOS di Torino.

Abbiamo avuto, qualche settimana fa, l’occasione di incontrarlo, ascoltarlo mentre

raccontava della sua esperienza e, alla fine, di porgli alcune domande.


Il nostro ospite inizia l’incontro proponendoci una spiegazione generale a proposito di quello

che fa e dei principi che si trovano alla base delle sue attività e dei suoi progetti.

Riccardo espone il significato di volersi attivare e lo fa attraverso la spiegazione della

differenza tra l’attivismo e il giornalismo. Inizia premettendo che una relazione fra le due

attività è chiaramente visibile. Ma le separa mettendo in evidenza la diversità tra i due

approcci che queste discipline propongono: se il giornalismo è parole, l’attivismo è azioni.

Viene specificato, però, il fatto che il giornalismo è tanta scrittura ma può espandersi in rami

più particolari e più attenti a certi campi, come quello investigativo e nasce il giornalismo

d’inchiesta. In questo punto, i due mestieri sono un po’ più vicini. Più nel dettaglio, basa la

spiegazione di questa differenza nella motivazione per cui qualcuno scrive/agisce. Cosa

racconto? Attraverso che mezzo lo racconto? Perché lo racconto? Posso raccontare un fatto

di cronaca per raccontarlo, oppure posso scegliere di parlarne con lo scopo di fare un passo

in più e di far sì che le mie parole siano una spinta all’attivarsi concretamente.

In seguito a tale spiegazione, la nostra redazione ha posto a Riccardo qualche domanda.


Eccone alcune riportate, insieme alle relative risposte.


Qual è la differenza tra attivismo e politica e quale significato dai all’attivismo?

La politica, in quanto cura della polis, è attivismo per eccellenza, che coinvolge anche il

resto della società. Riguardo l’attivismo, invece, esso è profondamente legato alla politica,

ma fa un passo indietro per arrivare a comunicare a tutti quanti. Per me, rappresenta, infatti,

l’intento di voler raccontare una storia o una problematica per spingere gli altri ad attivarsi a

loro volta e trovare insieme una soluzione.


Svolgi il tuo lavoro da solo o in gruppo?

Un attivista che lavora da solo non è un attivista, poiché l'attivismo vive grazie alla comunità

di persone collaboranti. Individualmente puoi comunque decidere di attivarti, con l'obiettivo,

in seguito, di coordinarti con tutti gli altri.


Quali sono le tue ambizioni?

Le mie ambizioni sono quelle di passare dall';attivismo alla politica istituzionale, poiché le

istituzioni sono molto importanti per il bene della comunità. Tuttavia, per arrivare lì, voglio

essere sicuro di aver costruito un gruppo di persone solide con cui condividere ideali e

valori, e insieme alle quali riuscire a cambiare veramente alcune cose, in particolare la

grande disuguaglianza tra gli uomini, poiché c'è "l'1% della popolazione che possiede il 99%

delle ricchezze".


Secondo te i social network sono utili nel lavoro che svolgi o che svolgerai in

futuro?

Sì, sono fondamentali, anzi sono forse i mezzi più importanti poiché sono il portale che ci

permette di arrivare a coloro più o meno interessati, ad esempio, ad una manifestazione.

Attraverso essi, infatti, puoi comunicare tante cose a tante persone, e questo è proprio lo

scopo con cui nascono i social. Proprio per questa sua vastità, sono i mezzi che, in una

situazione di guerra, vengono bloccati, per bloccare la diffusione di informazioni che il

governo non vuole che vengano diffuse.


Ci sono stati i modelli che ti hanno ispirato durante il percorso?

Greta Thunberg, per il fatto che per un anno e mezzo ogni venerdì si è seduta da sola

tenendo in mano un cartello. Questo mi ha fatto molto riflettere, poiché ha rinunciato

all'educazione pur di mostrare la grandezza del problema quale è il cambiamento climatico.


Quali sono i temi che tratti più spesso?

Io parlo soprattutto di antimafia, quindi della lotta contro la criminalità organizzata

dell'Europa, che sceglie di adottare un'organizzazione internazionale quale è l'Unione

Europea, per vivere in pace.


Quali consigli daresti a chi vorrebbe fare attivismo?

Il mio consiglio è quello di mettersi a contatto con persone che hanno più esperienza;

studiare, per conoscere e per essere liberi, in modo tale da riuscire a comunicare agli altri le

informazioni apprese rendendo anche loro consapevoli di ciò. Questo significa studiare per

rendere le altre persone informate.

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