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COME SOPRAVVIVERE ALLA MATURITA’?

  • Immagine del redattore: Erasmondo
    Erasmondo
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

La Maturità si avvicina e, se sei in quinta superiore come me, probabilmente inizi a sentire il peso. L’ansia sale, le simulazioni sembrano impossibili e l’idea di dover ripassare tutto il programma di tutte le materie in pochi mesi fa venir voglia di mollare. Ci sono passato anch’io e lo vivo tuttora, ma col tempo ho capito che con un po’ di organizzazione e qualche accorgimento in più si può affrontare tutto senza impazzire.


All’inizio ero convinto che l’unico modo per prepararmi fosse studiare senza sosta, ma ho presto scoperto che non funziona così. Cercare di ingoiare capitoli interi in una giornata è inutile se il cervello è già stanco dopo un’ora. Per questo ho iniziato a darmi un ritmo: un po’ ogni giorno, senza esagerare, ma con costanza. Ho anche capito che non serve sapere tutto alla perfezione: meglio concentrarsi sugli argomenti principali e imparare a ragionare, perché alla fine è quello che conta di più. 


Un altro aspetto che ho rivalutato sono le simulazioni delle due prove scritte. All’inizio le vedevo solo come un' ulteriore fonte di stress, ma poi mi sono reso conto che sono una grande occasione per capire dove migliorare. Dopo le prime prove ho imparato a gestire meglio il tempo e a sentirmi più sicuro, soprattutto per la traccia della prova di italiano, che per noi maturandi è sempre una grande incognita. Inoltre una cosa fondamentale sono le pause, all’inizio mi sembrava di perdere tempo se staccavo dallo studio, ma ho scoperto che svagarsi un po’ aiuta a ricaricare la mente e a ripartire al meglio. 


Un'usanza legata alla Maturità inventata abbastanza recentemente che secondo me aiuta noi studenti ad attraversare i mesi precedenti all’esame con meno ansia è la “festa dei 100 giorni”, in cui i compagni di scuola si ritrovano per festeggiare con pranzi, piccole gite o uscite serali. A parer mio questi "rituali", come già detto, possono aiutare sia ad affrontare con più spensieratezza l’arrivo degli esami, ma anche a rafforzare il legame con i nostri compagni, che non vedremo più ogni giorno e con i quali abbiamo passato diversi anni. 


Alla fine la Maturità è un grande scoglio, ma non è impossibile. Serve impegno, certo, ma anche un po’ di fiducia in se stessi. E soprattutto bisogna ricordarsi che non è un voto numerico a definire chi siamo.


Redatto da: Jacopo Donegà


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