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Erica Bevilacqua

Giornalismo e politica


Giovedì 28 aprile abbiamo fatto un'intervista a Erica Bevilacqua, Consigliera comunale di Nichelino, altrimenti detta la "donna più impegnata al mondo" , che è venuta presso la nostra redazione per raccontarci quello che secondo lei è il rapporto tra giornalismo e politica.

È stata alunna qui all'Erasmo e alla fine delle superiori ha iniziato i suoi studi in Giurisprudenza all'Università di Studi di Torino.

Partecipa attivamente a molte associazioni come:


SPOSTIAMO MARI E MONTI, che tratta l'immigrazione e la lotta per l’ambiente, l'antifascismo e la lotta per la pace;


CIRCOLO PRIMO MAGGIO, culturale, sportivo e ricreativo con anche un'aula studio


FOOD PRIDE (dove distribuiscono cibo alle famiglie in emergenza alimentare);


ASSOCIAZIONE LAUDATO SÌ, dove c'è la panificazione con la farina di Stupinigi;


NICHELINO RED BENCH, per promuovere i diritti, come quelli della donna e quelli delle comunità LGBTQIA+;


SERVIZIO CIVILE;


PROGETTO DEL GIARDINO DEI GIUSTI.


Tutto ciò per incentivare alle persone di far parte alla collettività e quindi andare a svolgere queste attività.


Prima di iniziare a parlarci di lei e a spiegarci il rapporto tra la politica e il giornalismo ci ha fatto fare una piccola attività spiegandoci poi che serviva per farci far raccontare noi stessi in un modo inclusivo.

Per spiegare il suo lavoro ha usato tre parole chiave che potrebbero aiutare non solo nel suo ambito, quello politico ma anche per il giornalismo.

Queste tre parole chiave sono storytelling, relazione e comunicazione, che ha spiegato insieme allo storytelling e alla relazione.

Per primo, lo storytelling, è l’arte di raccontare una storia accattivando il/la proprio/a interlocutore/interlocutrice, e per farlo bisogna fare comunicazione, che per essere efficace ed efficiente deve sempre potersi rivolgere ad un ampio target. Perché se dico un concetto interessante ma che poche persone capiscono, non gli ho dato l’importanza e l’efficacia giusta.

Ci spiegò poi che lo storytelling è utilissimo all’ambiente politico perché hanno bisogno di raccontarsi alle persone, ai cittadini perché nel momento del bisogno il/la cittadino/a ha bisogno di conoscerla. Quindi è importante saper utilizzare lo storytelling per poter catturare l’attenzione di chi ci sta ascoltando veicolando messaggi ben precisi. E secondo lei lo storytelling è una capacità che un giornalista deve avere per veicolare un determinato tipo di messaggio.

Dopo ci spiegò la relazione che c'è e che ci dovrebbe essere tra politico e giornalista.

Ci spiega che alcune persone, a seconda di chi scrive un articolo, decidono di mettere un contenuto al posto di un altro al suo interno e a volte capita di manipolare la realtà provando a favorire un elemento al posto di un altro o cercare di veicolare un determinato messaggio senza avere fondamenta certe.

Ovviamente si può anche avere una relazione di amicizia e quindi avere complicità anche se magari si è nemici.

Ogni giornalista si relaziona in modo differente ma ci deve essere una disponibilità reciproca, quindi il tempo è un punto che deve essere deciso tra il/la giornalista e il/la politico/a.

A volte poi, capita di fare la distinzione in base al genere e all’età del/della politico/a, cosa che si preferirebbe non fare prendendo in considerazione invece in modo generico ciò che dicono.


Concluse con una frase di incitazione

"Affinate il vostro pensiero critico. Siate liber3 pensator3, paladin3 della verità."

e poi le abbiamo posto delle domande e qui ne elencheremo alcune.


“Qual è Il Progetto di cui vai più fiera?”

“Il progetto di cui vado più fiera è la riuscita delle elezioni, perchè ho visto grande partecipazione da parte del mondo giovanile e mi ha fatto piacere perché parte dei motivi per cui avevo scelto di candidarmi era disegnare una nuova politica, cioè raccontare che esiste la politica con la p minuscola e la Politica con la p maiuscola. Questo per poter attivare le persone, dare consapevolezza alle persone per farle poi appassionare.

Perciò quello che mi rende tanto fiera è l’enorme partecipazione delle giovani e dei giovani che hanno dimostrato tanto alla nostra città prendendo parte alle nostre iniziative.”


“Quali sono i tuoi progetti futuri?”

“Il progetto futuro e spero anche imminente sarebbe il laurearsi, al di là di questo non mi piace definire il mio futuro, mi piace coltivare le strade attraverso cui la mia persona, le mie capacità possano essere investite; e usare il mio tempo per valutare quali scelte possano rendermi nel futuro una persona felice.”


“A chi consiglieresti di intraprendere una carriera politica?”

“Secondo me una persona che fa politica dovrebbe essere una persona che prima di tutto dovrebbe essere dotata di diverse capacità e strumenti, ma questo per poter leggere la realtà. Per le caratteristiche che dovrebbe avere, preferisco pensare che un politico dovrebbe avere la voglia di spendere le sue capacità per un bene più alto e che si faccia mettere in ascolto e in dialogo per confrontarsi, e poi, dovrebbe essere una persona appassionata. Perciò preferisco dire che chiunque voglia investire il proprio tempo per la comunità, che ha determinate capacità, si mette in ascolto e che provi a sperimentarsi in questa esperienza può vivere l’esperienza politica.”


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