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Il bullismo sommerso

  • Immagine del redattore: Erasmondo
    Erasmondo
  • 8 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Il bullismo a scuola non è sempre fatto di pugni, insulti o zaini lanciati nei corridoi. Esiste un bullismo silenzioso, invisibile agli occhi dei compagni e spesso anche degli insegnanti. E’ il bullismo sottoterra, quello che si nasconde tra le risate false, i messaggi cancellati, gli sguardi evitati. 


Questo tipo di bullismo succede quando una persona viene presa in giro di nascosto, esclusa dai gruppi, o ignorata apposta. A volte ci sono messaggi cattivi sul telefono oppure commenti falsi o maligni detti alle spalle. Chi subisce questo tipo di bullismo spesso non riesce a difendersi e si sente solo, triste e diverso.


Il problema è che gli altri, compresi i professori, non se ne accorgono subito, perché sembra tutto normale. Ma non lo è! Per questo è importante fare attenzione e parlare se vediamo qualcosa di ingiusto. Anche solo dire “lascia stare” o “vuoi stare con noi?” può cambiare la giornata a qualcuno.

Come uscire dal buio?

La cosa più importante è non restare in silenzio. Anche se può sembrare difficile bisogna parlare con qualcuno di fiducia: un genitore, un professore, un amico. Parlare è il primo passo per sentirsi meglio e non sentirsi più soli.


Un altro passo importante è non credere alle cattiverie che dicono i bulli. Spesso lo fanno per sentirsi più forti, non perché tu sia sbagliato. 


Se il bullismo è su internet o sui social, blocca chi ti infastidisce e segnala i messaggi. Non rispondere alle provocazioni.


Parlare con uno psicologo non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio. Aiuta a ritrovare fiducia in te stesso.


Infine, è importante circondarsi di persone positive, che ti fanno stare bene. Anche solo una persona gentile può fare una grande differenza. 


Le voci della scuola

Abbiamo intervistato alcuni studenti e studentesse del nostro Istituto e quello che abbiamo ricavato è questo: 


Il bullismo è una prevaricazione e una mancanza di rispetto verso chi è più debole. E’ una forma di triste relazione, che fa stare male chi la vive. Spesso non si tratta solo di violenza fisica, ma anche di parole cattive, esclusione e prese in giro nascoste: è un bullismo “sottoterra”, difficile da vedere ma comunque molto doloroso. 

I bulli spesso vogliono sembrare forti, ma in realtà nascondono insicurezze. Un bullo diventa tale perché ha una storia difficile alle spalle oppure perché vuole apparire più forte di quello che è. Ma nessuno nasce bullo.

Quando si subisce bullismo, non bisogna tacere. E’ importante parlare e chiedere aiuto, rivolgendosi a genitori, professori o al dirigente scolastico. Gli adulti possono aiutare a risolvere la situazione e a far sentire meglio chi soffre.


A cura di Martina Coghi e Chrys Montalbano


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