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Sul Treno della Memoria: un viaggio per non dimenticare

  • Immagine del redattore: Erasmondo
    Erasmondo
  • 17 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Domani 25 Aprile 2025 si celebrerà l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, e noi ragazzi che abbiamo partecipato al Treno Della Memoria ci ritroveremo tutti insieme per ricordare e difendere i valori di giustizia, solidarietà e della resistenza. Ora vorrei raccontarvi la mia esperienza riguardo il Treno Della Memoria.


Il Treno della Memoria è un’iniziativa che mi ha dato l’opportunità di visitare i campi di concentramento e  di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. Questo viaggio non è stato solo uno spostamento fisico, ma  un vero e proprio percorso di riflessione e consapevolezza. Partendo dalla mia città, Nichelino,da piazza della Chiesa dove troviamo il bellissimo murale dedicato a Primo Levi,  ho seguito idealmente 

lo stesso tragitto che milioni di deportati compirono durante la Seconda Guerra Mondiale, quando furono  strappati alle loro case per essere condotti nei campi di prigionia. 


Un Viaggio tra Storia ed Emozioni 

Il Treno della Memoria non è stato soltanto una visita guidata: si è trattato di un vero percorso educativo che è  cominciato molto prima della partenza. Prima di partire, infatti, ho partecipato a diversi incontri di preparazione in  cui ho approfondito la storia del nazismo, della Shoah e delle altre vittime del regime. Durante il viaggio,  oltre a visitare Auschwitz e Birkenau, ho avuto modo di fermarmi in altre città europee legate alla memoria  della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza. 

Camminare tra i resti dei lager, vedere i binari su cui arrivavano i convogli carichi di prigionieri e osservare  gli oggetti personali delle vittime è stata un’esperienza che ha lasciato un segno profondo. È come se, per la  prima volta, avessi toccato con mano ciò che prima conoscevo solo attraverso i libri di scuola. Il distacco  dell’apprendimento teorico ha lasciato il posto a un coinvolgimento emotivo diretto, che ha cambiato il mio  modo di percepire la storia e, in parte, anche il mio modo di guardare il presente. 




Perché è stato importante partecipare 

In un’epoca in cui il tempo ci allontana sempre più dai testimoni diretti della Shoah, il Treno della Memoria  assume per me un valore ancora più importante. Questo viaggio è un modo concreto per raccogliere  l’eredità dei sopravvissuti e diventare a mia volta un “testimone dei testimoni”.

Viviamo in un periodo storico in cui episodi di razzismo, antisemitismo e negazionismo sono ancora  tristemente presenti. Per questo sento che mantenere viva la memoria dell’Olocausto è una responsabilità  che riguarda tutti noi. Credo che esperienze come il Treno della Memoria siano indispensabili per costruire  una società consapevole e solidale. Troppo spesso il rischio dell’indifferenza si insinua nelle nostre vite,  spingendoci a considerare certi eventi come lontani e irripetibili. Tuttavia, la storia ci insegna che il male  non nasce all’improvviso, ma si insinua lentamente, favorito dal silenzio e dall’apatia.


A cura di Jacopo Donegà


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