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Il Signore Delle Mosche-Recensione

Il signore delle mosche è un celebre romanzo di William Golding scritto nel 1954, ma che in Italia ha iniziato a diffondersi nel 1958.

Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzini britannici bloccati su un'isola disabitata e racconta il loro disastroso tentativo di autogovernarsi.





La vicenda si apre con un aereo britannico in rotta verso l’Australia che si schianta in una remota regione dell’Oceano Pacifico. Gli unici sopravvissuti al disastro sono un gruppo di ragazzi inglesi di buona famiglia borghese. I ragazzi all’inizio sono molto spaesati e si vedono costretti a vivere in un’isola deserta. Cercano di sopravvivere nel disperato tentativo di auto-organizzarsi e governarsi con regole precise, ma la situazione precipita in breve tempo.

Dapprima, i ragazzi decidono di eleggere un unico leader, Ralph, un ragazzo con grandissime doti di intelligenza che diventa, sin da subito, il punto di riferimento per tutti i sopravvissuti. Ralph cerca di trovare delle soluzioni per attirare possibili soccorsi, ma tutto il suo pensare e creare non riesce ad ottenere i risultati sperati. Comunque non si dà per vinto e coordina la vita dei ragazzi sull’isola, l’organizzazione, la difesa del fuoco, affidata ai gemelli Sammeric, la creazione dei rifugi, la scelta delle leggi. I suoi fedeli compagni sono Piggy, che rappresenta la razionalità ed è il più emarginato, e Simone, anche se mantiene sempre un’attenzione vigile per gli altri ragazzi.

Ma la quiete di leader per Ralph dura poco; difatti un altro personaggio cerca di prevalere sul gruppo, Jack, che vuole convincere gli altri superstiti a stare con lui, occupandosi della quotidianità, cacciando e procurando cibo, invece che pensare a metodi per poter essere avvistati e salvati. A questo punto, Ralph viene messo in discussione e la sua leadership comincia a vacillare dando sempre più spazio, al suo posto, a Jack ed al suo gruppo di cacciatori votati ormai unicamente alla vita selvaggia e senza regole.

La situazione precipita quando i giovani intravedono un presunto mostro che vivrebbe all’interno dell’isola, un demone ignoto ancestrale che terrorizza tutti rendendo loro la vita sempre più terribile. I cacciatori a quel punto decidono di lasciare come tributo un macabro totem, una testa di maiale mozzata lasciata da Jack come offerta alla bestia che con il tempo si riempie di larve di mosche. E che prenderà il nome di “Signore delle Mosche“.

Ma il peggio arriva in seguito, quando alcuni ragazzi del gruppo di Ralph e Piggy vengono uccisi brutalmente da ragazzi cacciatori del gruppo di Jack. Anche Simone viene ucciso brutalmente colpito dalle lance scagliate dai cacciatori poiché i ragazzi lo scambiano per la bestia. I giovani non hanno più nulla di umano, perché persino il loro volto è coperto dai colori da guerra. Ralph piange disperato per le morti atroci capitate a Simone e anche a Piggy e per la fine dell’innocenza che l’oscurità insita nella natura umana ha portato a tutti loro. Il perfido Jack decide perfino di bruciare tutta l’isola per cercare di bloccare Ralph con l’intento di ucciderlo.

Per Ralph la sorte è meno crudele. Il ragazzo corre verso la spiaggia imbattendosi in un ufficiale di marina la cui nave militare, essendo stata attratta dal fumo, si era fermata proprio in quel momento davanti all’isola. In questo modo, Ralph sfugge miracolosamente alla morte. Il romanzo si conclude con l’ufficiale di marina che chiede informazioni ai ragazzi sopravvissuti ed esclama: “Non avrete mica ammazzato nessuno, spero“.

L’uomo viene a conoscenza di tutto ciò che è successo sull’isola deserta e dei delitti commessi. L’ufficiale rimane basito e non riesce a capacitarsi dell’accaduto, ma in seguito si commuove e si imbarazza di fronte alle lacrime versate dai ragazzi del gruppo. Infatti è troppo vivo in loro il ricordo della terribile avventura fortunatamente ormai terminata.

Posso essere sincera con una mia opinione? Beh, è molto bello come libro e lo consiglio vivamente.

Potrebbe sembrare noioso all'inizio ma non lo è per niente, ed anzi, molto divertente in alcuni momenti!

Spero che lo leggerete!

 

Rebecca Di Biase

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