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La storia del figlio di Odino: Erling Braut Haaland

Erling Braut Haaland nasce il 21 luglio 2000 da Gry Marita Braut e Alf-Inge Håland,

a Leeds, West Yorkshire, in Inghilterra. Nato in patria inglese ma norvegese a tutti gli

effetti, è il più piccolo di casa. I geni di quello che diventerà un grande calciatore arrivano

dal padre che, nell’anno della sua nascita, è uno dei punti fermi del Manchester

City (dal 2000 al 2003), fino al momento in cui la famiglia si trasferisce a Bryne, in

Norvegia. L’inizio della carriera di Haaland non è dei migliori: il norvegese debutta

nelle giovanili del Bryne, giocando per tre anni e nel debutto tra i professionisti, il 12

maggio 2016, ottiene 16 presenze senza nemmeno un goal. Dal Bryne passa quindi al

Molde, una delle squadre principali norvegesi, esordendo nella nuova squadra il 6 giugno

del 2017.

Inizia la corte di molti club e, grazie ai consigli del padre, Haaland decide di non bruciare le

tappe continuando la gavetta sportiva con il Salisburgo. Da qui Haaland inizia ad

accrescere il suo livello calcistico, migliorando le prestazioni e le sue capacità fisiche,

subendo una profonda trasformazione fisica.

Il 17 settembre 2019 è un giorno importantissimo per il calciatore che segna tre goal in

esordio assoluto in Champions League. Arriva la corte del Borussia Dortmund che trova

in Haaland un attaccante prolifico e fa centro: il centravanti termina la stagione con 44

goal in 40 partite, di cui 12 in 8 gare di Champions.

Ma la stella del calcio non rimane in terra tedesca, il suo destino è alle origini: dopo due

anni e mezzo in Bundesliga approda al Manchester City di Pep Guardiola il 1 luglio 2022.

Numeri pazzeschi di questo giocatore : 40 partite condite da ben 46 goal. distinguendosi

per la velocità con cui segna. Ecco come lo descrive Schmeichel, portiere della Danimarca

campione d’Europa 1992 e del Manchester United dell’era Ferguson: “La dote più

importante in un centravanti è la pazienza. Cristiano Ronaldo e Pippo Inzaghi sparivano,

riapparivano e colpivano. Haaland segna come Zlatan e come Ronaldo. È tanti giocatori

diversi in uno solo. Ecco perché è così pericoloso.”

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