Di Giada Riggio
“Proprio come una medicina: può farti bene e male al tempo stesso.”
In genere si hanno due tipi di dipendenze: quelle fisiche e quelle psichiche.
Mentre la dipendenza fisica è più semplice da superare, quella psichica non così tanto, siccome, da come si può dedurre, tocca il sistema nervoso, proprio colui che mette in moto le nostre azioni, che siano positive o meno.
Si può essere affetti da dipendenze relativamente semplici, come per esempio l’essere compulsivamente attaccati al cellulare, tanto da appunto diventarne dipendente; e altre un po’ più serie, quali ad esempio la dipendenza da differenti tipi di droghe, l’alcolismo, il tabagismo, ossia quando si ha particolare assoggettamento verso il tabacco; a seguire si può essere affetti da ludopatia, vale a dire l’incapacità di smettere di giocare d’azzardo; e come ultimo esempio, ma non meno importante dei precedenti, ci sono le dipendenze dal cibo che purtroppo molto spesso portano a disturbi alimentari più o meno gravi.
Ma cosa significa la parola “dipendenza” esattamente?
Con questo termine si indica una particolare condizione in cui ricade un individuo afflitto dal bisogno assoluto di assumere una determinata sostanza come, ad esempio, farmaci o stupefacenti, o di adottare determinati comportamenti, come può avvenire nel caso della dipendenza da gioco d'azzardo.
Queste dipendenze sono certamente curabili, attraverso vari trattamenti dipesi dallo stato in cui si trova la persona, che può manifestarsi in forma compulsiva, cronica o progressiva.
C’è però da ricordare che sì, i vari aiuti che la persona affetta dalla dipendenza può ricevere possono essere definiti in parte “cura” per essa ma credo che, come in qualunque cosa si faccia, si deve essere fermamente convinti di voler guarire perchè, ahimé, senza forza di volontà purtroppo ci si ricade dopo poco tempo.
Il trattamento deve essere predisposto apposta per la dipendenza che si va a trattare, per quelle più gravi sicuramente è necessario consultare dei professionisti che vengano in nostro soccorso, quali medici, psicologi/psichiatri, o anche centri specializzati.
A volte solo l’aiuto medico può non bastare, per questo si fa ricorso ad altre cure, quali motivare il paziente, fargli presente che è una cosa che può benissimo affrontare e di conseguenza superare, fargli notare i suoi traguardi, piccoli o grandi che siano (anche se è certo che qualsiasi obiettivo raggiunto sia un gran passo per la persona) sono importanti.
Ma a prescindere da tutto le famiglie sono coloro che dovrebbero essere molto presenti per il proprio caro in un momento così difficile da affrontare, soprattutto se da soli.
Spesso le dipendenze sono causate da traumi o episodi successi in passato che in qualche modo hanno influenzato la nostra crescita personale.
Le forme più gravi comportano dipendenza fisica e psichica con compulsività, cioè il continuo bisogno di assunzione ripetuta per sperimentarne l'effetto (psichico) ed evitare in questo modo la sindrome di astinenza.
Purtroppo però, questi sintomi, possono non manifestarsi subito siccome prima che il nostro corpo si renda conto di essere seriamente dipendente da una determinata cosa passa parecchio tempo.
Si può notare di come qualcosa che prima ci sembrava un passatempo o anche solo una valvola di svago, possa diventare ciò che più di ogni altra cosa ci fa sentire vuoti.
Una dipendenza non è ovviamente una cosa da prendere con leggerezza. Anche se spesso le persone usano questa parola quasi riducendo il suo peso effettivo, in realtà le dipendenze non sono altro che come un lungo percorso buio illuminato da una fievole luce, sempre sul punto di spegnersi.
Non è così facile guarire da una dipendenza, soprattutto se essa è già avanzata, in più non deve essere per niente bello il fatto di poter perdere, in qualsiasi momento, il controllo delle proprie azioni, della parte razionale del proprio corpo, il cervello, che, mentre il cuore dice “fermati” esso urla “fallo”.
Sfortunatamente, non è una cosa che si può prevenire o decidere, infatti la maggior parte delle persone inizia con l'uso occasionale di sostanze/cose/azioni che ritiene piacevoli e proprio per questo comincia a farne sempre più uso. Con il passare del tempo, però, le persone sentono la necessità di aumentare le quantità delle loro assunzioni per sperimentare gli stessi effetti dell'inizio nel miglior modo possibile.
Ci tengo a precisare che le dipendenze possono svilupparsi in individui di qualsiasi fascia d'età, che siano adolescenti o adulti, perché ogni persona può essere fragile a modo suo e sentire il bisogno di rifugiarsi in qualcosa che lo faccia sentire protetto.
Ma non fraintendete, cadere in dipendenza non significa assolutamente essere meno forti di chi ci sta attorno, semplicemente la nostra fragilità, come già detto spesso, causata da eventi passati, ci ha portato a trovare sollievo in ciò che, anche se solo per poco tempo, ha riempito quel vuoto dentro di noi.
L’essere dipendente da qualcosa, però, non è una scusa valida per lasciarsi andare, bensì, una volta affrontata questa realtà quasi un po’ distorta dalla vita che si aveva precedentemente, si ha la spinta giusta per arrivare in cima, senza cedere alla sottomissione di questa debolezza provvisoria.
Perché alla fine le dipendenze sono questo: soggiogano le “vittime” attraendole sempre più verso la strada del non ritorno…
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