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MALTA 2025: alla sua scoperta tra storia, cultura e sapori contrastanti

  • Immagine del redattore: Erasmondo
    Erasmondo
  • 9 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Appunti del nostro soggiorno linguistico dal 12 al 19 marzo

 

Appena arrivati a Malta siamo stati ospitati da una famiglia locale e l’esperienza è stata davvero positiva. La nostra casa era spaziosa e davvero confortevole e le famiglie 

si sono dimostrate estremamente accoglienti. Grazie alla loro accoglienza ci siamo sentiti come a casa e abbiamo avuto l'opportunità di immergerci completamente nella cultura locale. Ogni giorno, con pazienza e affetto, ci aiutavano a migliorare il nostro inglese attraverso la conversazione quotidiana e preziosi consigli.


Mdina: la città silenziosa 

Mdina, la capitale storica di Malta, ci ha incantati con le sue stradine strette e l’architettura barocca, tra le principali attrazioni abbiamo visto la Cattedrale di San Paolo, un esempio straordinario di architettura barocca ricostruita dopo un terremoto nel 1693, e la LEGO. Qui è esposta una scultura di dimensioni naturali raffigurante un cavaliere maltese realizzata interamente con mattoncini di Lego, questa installazione si trova all’ingresso di un edificio nel centro medievale.



Valletta: un patrimonio storico unico

La Valletta, la capitale, ci ha sorpresi con la sua ricca storia, il suo paesaggio straordinario pieno di punti di belvedere e i suoi cittadini. Da qui ci siamo imbarcati sul battello che ci ha portati a visitare la città di Gozo. 

Upper Baracca Gardens: da qui abbiamo goduto di una vista panoramica sul Grand Harbour, un luogo ideale per una pausa rilassante. Mentre a circa 8 km da la Valletta si trova il Playmobil Fun Park.


Saint Julien

Questa è la città che ci ha ospitati nella nostra permanenza a Malta, le nostre case erano situate nella parte “vecchia” della città, molto tranquilla e con abitazioni che dall’esterno facevano pensare a quelle della Turchia.  Al contrario, la  parte “nuova” pullula di grattacieli e locali, quasi come Las Vegas, e ci ha sorpreso particolarmente per la sua vivacità. Infatti ogni sera il centro di Saint Julien era pieno di vita e colori, perfetto per i giovani. 


La gastronomia

Della cucina maltese non abbiamo assaggiato i piatti tipici, ma solo quelli proposti dalle famiglie che ci ospitavano. Non tutti i nostri compagni sono stati soddisfatti, ma già avevamo delle aspettative basse e non ci siamo stupiti più di tanto, per esempio una volta ci hanno servito degli spaghetti con il pomodoro, che però sembrava ketchup! Alla fine ci siamo divertiti nel vedere il modo in cui cucinano e abbiamo notato molta differenza con l’Italia. La cosa che  invece più ci ha incuriositi nel loro modo di mangiare è la difficoltà nel trovare dei tovaglioli a tavola durante i pasti. Per il pranzo ci davano ogni giorno il packet lunch, che includeva un toast e una piccola merenda, da consumare dopo la scuola.


La Scuola

La scuola presso la quale abbiamo studiato, nel complesso, è stata un’esperienza abbastanza positiva. L’ambiente era accogliente, l’organizzazione buona e il personale disponibile. Tuttavia, l’apprendimento non è sempre stato all’altezza delle nostre aspettative: gli argomenti trattati non si sono rivelati particolarmente utili e non sempre adeguati alle nostre esigenze. Inoltre, il processo di smistamento nei vari livelli di inglese non è stato del tutto preciso, e in alcuni casi abbiamo riscontrato discrepanze linguistiche fra noi studenti.


E voi? Avete mai vissuto un'esperienza di studio all'estero?


Redatto da: Charice Malfarà - Rebecca Burello - Chrys Montalbano - Martina Coghi

  



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