Soffri di attacchi di panico?
Per molti può sembrare una domanda banale, ma per altri no.
Al giorno d’oggi tra gli adolescenti vengono sottovalutati molti fenomeni come questo, che chiamiamo panico, nonostante si riscontrino di frequente in questa fascia d’età.
Gli attacchi di panico sono un disturbo patologico fastidioso e molto diffuso. A soffrirne sono persone sensibili, stressate e spesso donne.
La parola panico deriva dalla mitologia greca e rimanda ad un personaggio metà uomo e metà capra che compariva sul cammino altrui suscitando una sensazione di terrore inaspettato per poi scomparire velocemente lasciando un’emozione negativa.
Secondo i dati, 10 milioni di persone hanno subito almeno una volta nella vita un attacco di panico o di ansia. Ogni anno ad essere colpiti da ciò è il 2% della popolazione.
Per capire meglio abbiamo rivolto alcune domande ad una ragazza della scuola che soffriva di attacchi di panico ed abbiamo avuto una risposte interessante.
“L’attacco di panico è avere paura della paura”, dice.
Ma perché succede?
Esso scaturisce dall’accumulo di energie vitali che non scorrono liberamente e quando si concentrano tutte insieme, esplodono.
Un esempio comunicato da questa ragazza riguarda banalmente l’ansia prima di una prestazione, che a livello scolastico può essere prima di una verifica o di un’interrogazione.
Ma come ci si accorge di avere un attacco di panico?
I sintomi sono molti. E sempre la nostra intervistata afferma che questo fenomeno si manifesta con una crisi di ansia acuta. I sintomi più comuni sono la mancanza di respiro, perdita dei sensi, tremori, dolori alle tempie e all’addome, talvolta pianti, parestesie (rappresentate fa formicolii) e depersonalizzazione (sensazione di essere un’entità estranea al proprio corpo).
Un attacco del genere dura una manciata di minuti, ma per chi lo subisce pare duri ore poiché la mente di offusca e le paure più grandi prendono il sopravvento.
Cosa si deve fare per aiutare a calmare un attacco di panico ?
Ci sono tre consigli utili: mettersi in una posizione comoda e massaggiare la zone di tensione, respirare profondamente con una mano sul torace e una sull’addome. Occorre inspirare con il naso ed espirare con la bocca, infine focalizzare la mente altrove per esorcizzare la tensione.
Come si può curare ?
Gli studi dicono che curarlo è difficile ma non impossibile. Per prima cosa bisogna comprendere le cause profonde e lavorare nella gestione delle proprie emozioni, anche nei momenti più stressanti.
Inoltre è prettamente consigliabile rivolgersi ad una persona esperta e soprattutto non affidarsi ai farmaci, proprio perché il soggetto grazie agli specialisti , sarà indirizzato verso una terapia di tipo cognitivo-comportamentale, che favorisce e contribuisce alla crescita globale della personalità.
Niente panico, quindi, ma impariamo a conoscerci.
Alessia Colarelli e Daria Renta
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